Tribute to Baisho Chieko
Tora-san, Our Lovable Tramp
t.l. Tora-san, il nostro adorabile vagabondo
男はつらいよ (Otoko wa Tsurai yo)
Japan, 1969, 91’, Japanese
Directed by: Yamada Yoji
Script: Morisaki Azuma, Yamada Yoji
Photography (color): Takaha Tetsuo
Editing: Ishii Iwao
Music: Yamamoto Naozumi
Producer: Kamimura Tsutomu
Cast: Atsumi Kiyoshi, Baisho Chieko, Mitsumoto Sachiko, Ryu Chishu, Shimura Takashi, Maeda Gin
Date of First Release in Territory: August 27th, 1969
La serie Tora-san si compone in totale di 50 film ed è durata 50 anni, se comprendiamo i due episodi “post scriptum” che furono realizzati dopo la morte dell’attore protagonista Atsumi Kiyoshi, avvenuta nel 1995. Quasi tutti gli episodi della serie seguono lo schema stabilito dal primo film, Tora-san, Our Lovable Tramp, che fu distribuito nel 1969 come seguito, e correttivo, di una serie televisiva drammatica creata e co-sceneggiata da Yamada Yoji. Nella serie televisiva, trasmessa tra il 1968 e il 1969, il protagonista Kuruma Torajiro o “Tora” (Atsumi), che di mestiere fa il venditore ambulante, muore dopo essere stato morso da un serpente velenoso. Inondato di lettere di protesta del pubblico, Yamada lo fece rivivere in un film.
Uscito nel 1969, Tora-san, Our Lovable Tramp, non cerca in alcun modo di spiegare la resurrezione di Tora; invece, nella scena iniziale lo vediamo tornare nel suo luogo preferito, a Shibamata, un vero quartiere del distretto Shitamachi (città vecchia) di Tokyo, dopo un’assenza di 20 anni.
Con la sua parlantina sciolta, Tora riprende velocemente i rapporti con il sacerdote del tempio locale (Ryu Chishu), una zia (Misaki Chieko) e uno zio (Morikawa Shin) che gestiscono un ristorante di dango (ravioli), e con la sorellastra Sakura (Baisho Chieko), impiegata in una grande azienda tipografica.
Tora però si mette subito nei guai quando accompagna Sakura a un omiai (incontro a scopo di matrimonio) organizzato dal suo datore di lavoro e manda in fumo ogni opportunità di Sakura con il suo comportamento becero e la sua ubriachezza. La scena è divertente – Atsumi era un comico molto dotato, in grado di far ridere con gag fisiche che non avevano bisogno di traduzioni. Le conseguenze, però, non sono altrettanto divertenti. Quando fa ritorno al ristorante di dango, Tora finisce per litigare con gli zii – e tira uno schiaffo a Sakura.
Tale scioccante sfogo avrebbe potuto allontanare il pubblico, ma nelle mani di Yamada non fa che approfondire la comprensione del personaggio: Tora è frutto di una relazione tra suo padre e una geisha e la sua istruzione non è mai andata oltre la scuola media. Tora è suscettibile riguardo al suo background e al suo basso livello sociale, per cui quando viene umiliato o provocato, reagisce.
Inoltre, l’interpretazione di Atsumi mostra perché il termine “lovable” (adorabile) del titolo inglese sia perfettamente calzante: il suo Tora ha un lato caloroso ed empatico che è piacevolmente sincero, anche quando la storia indulge al sentimentalismo strappalacrime.
Tora, però, non è l’unica ragione per la quale il film ha originato la serie più lunga della storia del cinema. Il fidanzamento lampo tra Sakura e Hiroshi (Maeda Gin), un tipo timido e onesto che lavora in una tipografia del quartiere, è una lezione pratica di efficace compressione narrativa e impatto emotivo immediato. Una volta sposati, i due sono diventati un elemento fisso della serie e Sakura è iconica nei panni della sorella amorevole, anche se spesso frustrata, di Tora.
Il film presenta inoltre per la prima volta la prima “Madonna”, termine con cui viene definita nella serie la donna della quale Tora si innamora ad ogni episodio e che corteggia sempre senza successo. Si tratta di Fuyuko (Mitsumoto Sachiko), la figlia del sacerdote del tempio, che è amichevole nei confronti di Tora anche quando è chiaro che lui fa lo stupido (vale a dire, per la maggior parte del tempo), ed è una tipica ojosan: una donna elegantemente vestita e di ottime maniere, chiaramente fuori dalla portata del protagonista.
Quando accade l’inevitabile, vale a dire il fidanzamento di lei con un uomo della sua stessa classe sociale, Tora la prende male e alla fine decide di lasciare Shibamata e scegliere la strada, per fare uno dei tanti viaggi che intraprenderà nel corso degli anni. Lo vediamo per l’ultima volta mentre vende beatamente libri a una fiera in campagna aiutato da Noboru (Akino Taisaku), un amico imbranato di Shibamata che si è aggregato a Tora come apprendista nell’arte del venditore ambulante.
Noboru era destinato a lasciare presto la serie. Ma nel cuore del pubblico giapponese, e gli stessi giapponesi lo dicono spesso, Tora continuerà a vivere per sempre.
Yamada Yoji
Nato a Osaka nel 1931, Yamada Yoji ha iniziato a lavorare per la società di produzione Shochiku nel 1954. Ha girato il suo primo lungometraggio nel 1961 ma il successo è arrivato con la serie Tora-san, interpretata da Atsumi Kiyoshi nel ruolo di un venditore ambulante che si innamora sempre ma senza essere mai ricambiato. In seguito alla morte di Atsumi, avvenuta nel 1996, il regista ha messo in pausa la serie e ha realizzato i suoi primi drammi in costume sui samurai: The Twilight samurai (2002), The Hidden Blade (2004) e Love and Honor (2006), dei quali il primo ha ricevuto la nomination agli Oscar come miglior film straniero. Yamada, a oltre 90 anni, è ancora attivo come regista.
FILMOGRAFIA SELEZIONATA
1961 – Nikai no Tanin
1969 – It’s Tough Being a Man
1970 – Where Spring Comes Late
1977 – The Yellow Handkerchief
2002 – The Twilight Samurai
2004 – The Hidden Blade
2006 – Love and Honor
2008 – Kabei: Our Mother
2023 – Mom, Is That You?!