Vital Sign

Making Waves – Navigators of Hong Kong Cinema
EUROPEAN PREMIERE

Vital Sign

t.l. Segno di vita
送院途中 (Song Yuen To Chung)

Hong Kong, 2023, 98’, Cantonese
Directed by: Cheuk Wan-chi
Screenplay: Cheuk Wan-chi
Photography (color): Meteor Cheung
Editing: William Chang, Lai Kwun-tung
Production Design: Leung Tsz-yin, Chau Sai-hung
Music: Peter Kam
Producer: Jacqueline Liu 
Cast: Louis Koo (Ma Chi-yip), Yau Hawk-sau (Wong Wai), Ariel So (Bonnie), Angela Yuen (Miffy), Poon Chan-leung (Mad Monk), Tommy Chu (Shek Sir), Bowie Lam (Gordon), Jo Koo (Chiropractor) 

Date of First Release in Territory: TBA 

Non è un segreto che Hong Kong sia oggetto di un flusso continuo di emigrazione. Nel 2022 ben 113.000 residenti hanno lasciato la città, un autentico record in termini di calo percentuale della popolazione cittadina. Negli ultimi due anni, le cene di addio e i commiati in lacrime all’aeroporto sono diventati un fenomeno frequente per molti hongkonghesi, compreso chi scrive. Ma per ogni famiglia che riesce a ricominciare da capo in terra straniera, ce ne sono molte altre che devono restare, per una miriade di motivi. Vital Sign di Cheuk Wan-chi, che affronta l’ondata migratoria nel modo più diretto possibile oggi per un film hongkonghese commerciale, coglie con grande efficacia lo stato d’animo attuale della città e offre conforto sia a coloro che rimangono sia a chi, all’estero, combatte contro la nostalgia di casa.  
A parte il tema dell’emigrazione, Vital Sign è anche un’analisi avvincente della cultura del pubblico impiego a Hong Kong, considerato una “ciotola di riso in ferro”, nel senso che, essenzialmente, garantisce un impiego a vita senza la pressione del lavoro esistente nel settore privato. Il sistema premia coloro che seguono le procedure, corrono il minor rischio possibile e fanno colpo sulle persone giuste. Tuttavia il protagonista del film, l’esperto autista di ambulanza Ma Chi-yip (Louis Koo), è un uomo che non ha beneficiato del sistema. Mentre tutti i suoi colleghi sono stati promossi a lavori d’ufficio, Chi-yip è ancora impegnato in prima linea a causa della sua avversione per gli intrallazzi burocratici.
Al polo opposto c’è Wong Wai (Yau Hawk-sau), un giovane intraprendente che si sta muovendo così rapidamente nella scala burocratica da guadagnarsi il soprannome di “Leggenda della rapidità”. Per lui lavorare in prima linea in ambulanza è solo una rampa di lancio verso un lavoro d’ufficio di alto livello e ogni suo atto sembra calcolato per fargli ottenere lettere di apprezzamento ed encomi con cui impressionare i suoi superiori. Chi-yip e Wai si scontrano per la prima volta quando vengono assegnati alla stessa ambulanza, ma alla fine Wai sviluppa un certo rispetto per lo sveglio Chi-yip e per il lavoro in prima linea. Com’è ovvio, la tensione cresce fino a culminare in una sequenza catastrofica in cui i personaggi collaborano per risolvere la situazione.
Sebbene Vital Sign sia un film bellissimo e coinvolgente sulla vita quotidiana degli operatori delle ambulanze, probabilmente il pubblico locale si identificherà maggiormente con la questione dell’emigrazione, che incombe su tutto il film. Su insistenza dei suoceri, il vedovo Chi-yip cerca disperatamente di portare la figlia in Canada, anche se ciò significa rinunciare al lavoro in ambulanza. L’amore che sta sbocciando tra Wai e Miffy (una vivace Angela Yuen), una sboccata infermiera cognata di Chi-yip, è l’occasione per un’accorata discussione sull’opportunità di restare, che si svolge su un minibus sullo sfondo di una splendida Hong Kong notturna. Cheuk riconosce che, allo stato attuale, Hong Kong è tutt’altro che perfetta e che per molti l’emigrazione è una soluzione ragionevole per sfuggire ai suoi problemi. Il film, però, è anche un atto di empatia per tutti quelli che non possono andarsene. Alla fine la regista lascia un po’ di spazio al dibattito sul destino di Chi-yip, ma quel che è fuori di dubbio, quando il film si avvia alla conclusione, è il grande affetto di Cheuk per la sua città. Questa sua lettera d’amore a Hong Kong è di gran lunga la sua regia più matura fino a oggi – nonché uno dei migliori film hongkonghesi dell’anno.

 

Cheuk Wan-chi

Cheuk Wan-chi ha iniziato la sua carriera all’età di 13 anni come conduttrice radiofonica, e questa esperienza le ha dato la possibilità di scrivere radiodrammi e rubriche. Nel 2001 la sua sceneggiatura di Merry Go Round ha ottenuto il premio per la migliore sceneggiatura agli Hong Kong Film Critics Society Awards. Dopo aver collaborato con Sylvia Chang e Pang Ho-cheung, rispettivamente per la sceneggiatura di  20 30 40 ed Exodus, nel 2013 ha esordito alla regia con Kick Ass Girls. Cheuk, che è una delle autrici più famose di Hong Kong, si cimenta anche nella stand-up comedy e negli spettacoli teatrali. Vital Sign è il suo terzo lungometraggio da regista.

FILMOGRAFIA SELEZIONATA

2013 – Kick Ass Girls
2014 – Temporary Family 
2023 – Vital Sign

 
Kevin Ma
Regia: CHEUK Wan-chi
Anno: 2023
Durata: 98'
Stato: Hong Kong
27/04 - 17:10
Teatro Nuovo Giovanni da Udine
27-04-2023 17:10 27-04-2023 18:48Europe/Rome Vital Sign Far East Film Festival Teatro Nuovo Giovanni da UdineCEC Udine cec@cecudine.org

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