Cells at Work!

13/02/2025

Il cinema, finora, aveva esplorato il corpo umano flirtando con la fantascienza e miniaturizzando i protagonisti: attori piccoli come formichine alle prese con i nostri meandri anatomici e con gli effetti speciali del tempo che fu (pensiamo subito a Viaggio allucinante di Richard Fleischer o Salto nel buio di Joe Dante, oltre ovviamente alla variante comica del Woody Allen-spermatozoo). A rovesciare brillantemente l’ottica narrativa hanno provveduto un irresistibile manga (2015) e la relativa serie anime (2018), ma ci voleva comunque un regista visionario e temerario per compiere l’ultimo passo: trasportare tutta l’esuberanza pop di Cells at Work! sul grande schermo. Insomma, ci voleva Takeuchi Hideki!


Adoratissimo dal popolo del Far East Film Festival, che nel corso degli anni ha applaudito i due Thermae Romae e Fly Me to the Saitama, Takeuchi Hideki farà quindi ritorno a Udine proprio per presentare Cells at Work!: un colossale tripudio di libertà creativa e, attualmente, il fenomeno del box office giapponese (mentre scriviamo, ha già superato i 5 milioni di spettatori). Un live action spassoso e sgargiante, avventuroso e, a tratti, commovente, prodotto dalla Warner Bros. Japan e ambientato “all’interno” di una studentessa e del padre vedovo. Anzi: all’interno, senza virgolette, perché le vere superstar di Cells at Work! sono i 37 trilioni di cellule che si occupano di far funzionare il loro sistema vitale! In particolare, un globulo rosso femmina (Nagano Mei) e un globulo bianco maschio (il divo Satoh Takeru), pronti a combattere contro qualunque agente patogeno e, forse, pronti anche a innamorarsi…