Approfondimenti giornalistici sull’Asia contemporanea
Il cinema è uno strumento straordinario per raccontare la trasformazione politica e sociale di un paese. Cambiano i governi, cambiano le generazioni e così anche i temi e le produzioni cinematografiche, che si adattano, evolvono e ci costringono a una riflessione più urgente, fatta di dialoghi e immagini, a volte più efficaci di un saggio. Ecco perché il Far East Film Festival 24 ha deciso di affidare alla giornalista e scrittrice Giulia Pompili, firma del “Foglio” ed esperta di attualità asiatica, due spazi di approfondimento dedicati appunto all’Asia contemporanea: una rassegna stampa internazionale mattutina, condivisa con Francesco Radicioni di Radio Radicale, e una serie d’incontri pomeridiani intitolati Sotto lo stesso cielo, che vedranno Giulia Pompili dialogare con altri giornalisti, altri scrittori e altri esperti prendendo spunto dai film in programma a Udine.
«È proprio da alcuni titoli del FEFF 24 – spiega la stessa Pompili – che vorremmo costruire un racconto sull’Asia di oggi, fatta di realtà diversissime tra loro eppure complementari, impossibili da leggere (guardare!) separatamente». C’è il Giappone, la terza economia del mondo che vorrebbe tornare a essere una grande potenza internazionale, e che conduce ogni giorno la sua battaglia contro le catastrofi naturali. Frenano il suo rilancio economico e lo sviluppo di una società che ha ancora tanta, troppa paura dell’altro. C’è la penisola coreana, divisa non solo dal trentottesimo parallelo ma anche da un profondissimo solco culturale. Negli ultimi anni di amministrazione democratica, la Corea del sud si è liberata dai legacci della censura e ha trasformato la sua produzione artistica in un formidabile esempio di soft power, tra film e serie tv. Ma che cosa succederà ora che sono tornati i conservatori al potere? «Nel frattempo – sono ancora parole della Pompili – la Corea del nord di Kim Jong Un si chiude sempre di più, aumenta le provocazioni, mostra al mondo i suoi muscoli. Per decenni ha tentato di trasformare la sua produzione cinematografica in un’arma di propaganda, con risultati a volte un po’ goffi, altre volte tragici. E poi c’è un’altra linea di confine, questa volta per acqua, ma soprattutto identitaria: è quella che divide il mondo della cultura cinese, tra la Repubblica popolare e Taiwan, tra messaggi politici e messaggi sociali, colossal di propaganda e film d’animazione, un mondo a sé, lontanissimo dal punto di vista politico ma con sorprendenti punti di contatto. Infine il sud-est asiatico, con le elezioni nelle Filippine dopo anni di governo col pugno di ferro di Rodrigo Duterte, il colpo di stato militare in Myanmar, la spinta progressista dell’alleanza del tè al latte».
Sono paesi in continuo cambiamento, equilibri che si spostano e a volte si rivoluzionano. I film sono lì a spiegarci e a ricordarci la loro evoluzione.
CAFFÈ, GIORNALI E NOTIZIE DALL’ASIA
Rassegna stampa internazionale con Giulia Pompili (Il Foglio) e Francesco Radicioni (Radio Radicale)
@Teatro Nuovo, Sala Fantoni – dalle ore 8.30 alle ore 9.00 – ingresso libero
Da lunedì 25 a venerdì 29, tutte le mattine, mezz’ora per scoprire di cosa parlano le prime pagine dei giornali asiatici, ma anche discussioni online e chiacchiere.
SOTTO LO STESSO CIELO – DALLA PELLICOLA ALL’ATTUALITÀ
@Teatro Nuovo, Sala Fantoni - dalle ore 17.30 alle ore 18.30 - ingresso libero
Da lunedì 25 a sabato 30, approfondimenti sull’Asia contemporanea.
LUNEDÌ 25 APRILE
IL GIAPPONE SEMPRE PIÙ CHIUSO (Giappone, giapponesi e gaijin)
A partire da “My Small Land”, tra pandemia e nazionalismo, che cosa succede alla terza economia del mondo.
Pio d’Emilia – Corrispondente Sky tg24
Antonio Moscatello – Inviato Askanews
Stefania Viti – Giornalista, scrittrice, yamatologa
MARTEDÌ 26 APRILE
FILM E PROPAGANDA
Così America, Cina Russia e altri paesi hanno usato il cinema per mandare messaggi politici. E lo fanno anche oggi, tra soft power e propaganda.
Paul Fisher – Scrittore, autore di “Una produzione Kim Jong Il”
Daniele Raineri – Inviato di Repubblica
Dina Iordanova – University of St. Andrews, UK
MERCOLEDÌ 27 APRILE
LE COREE, TRA OSTILITÀ E COOPERAZIONE
A partire da “Escape from Mogadishu”, una storia che racconta molto delle emergenze odierne ma anche dei rapporti tra Corea del nord e Corea del sud, collaborazione e provocazioni.
Francesca Frassineti – Associate Research Fellow all’ISPI
KIM Jin-yeoul – Regista del film documentario Kim Jong-boon of Wangshimni
GIOVEDÌ 28 APRILE
CINA, TAIWAN E L’IDENTITÀ CINESE
A partire dal film “Mama Boy”, un’indagine sull’identità cinese, sulle difficoltà degli asiatici-emigrati, e poi i giovani, la pressione sociale e le differenze col modello occidentale.
Zhang Lijia – Scrittrice
Eugenio Cau – Giornalista del Post
Filippo Santelli – Giornalista di Repubblica, ex corrispondente da Pechino
VENERDÌ 29 APRILE
LA COREA DEL SUD TRA KPOP E SERIE TV, IL RACCONTO DEL REALE
Dentro al rilancio della quarta economia d’Asia che vuole far concorrenza al Giappone.
Francesco Radicioni – Radio Radicale
Darcy Paquet – Consulente FEFF da Seoul
SABATO 30 APRILE
NON SOLO CINEMA
L’arte e l’identità dell’Asia viste attraverso lo sguardo occidentale.
Conversazione con Costantino della Gherardesca