Fuori dal tunnel: il cinema cinese nel 2020/21

Il 2020 è stato disastroso per tutta l’industria del cinema mondiale. In Cina, le sale cinematografiche sono rimaste chiuse per 178 giorni con qualche prematuro tentativo di riapertura tempestivamente frenato sul nascere per il timore giustificato di una possibile seconda ondata di contagi. Il pubblico è tornato nelle sale il 20 luglio. Il successo incontrastato dell’estate, uscito nelle sale in agosto, campione d’incassi del  2020, in Cina e nel mondo, è stato l’epico 800 Eroi (The Eight Hundred) del regista Guan Hu. Il cinema cinese nel 2020 batte l’ennesimo e più ambito record, il sorpasso della Cina Popolare sul Nord America come il più grande box office mondiale. Intanto, molti rimangono i segnali che nuovi regolamenti e restrizioni s’ispirino all’idea più volte espressa dal potere che l’arte debba prima di tutto svolgere un ruolo importante nel formare l’ideologia dei cittadini cinesi. Nel 2021, ci si prepara così alle celebrazioni di luglio per il centenario della fondazione del Partito Comunista Cinese.

Il mercato
Dai dati forniti da Variety Asia, rivista specializzata sulle analisi di mercato cinematografico in Cina, il botteghino del 2020 ha raggiunto i 20,4 miliardi di yuan (3,13 miliardi di US$) superando il Nord America e diventando il più grande mercato cinematografico mondiale con 548 milioni di biglietti venduti, con un calo del 69% rispetto al botteghino da record di 64,17 miliardi di yuan (circa 9,08 miliardi di US$) del 2019, e del botteghino di 60,7 miliardi di yuan (9,34 miliardi di US$) registrato nel 2018. Il risultato rimane comunque straordinario considerando che le sale cinematografiche in Cina sono rimaste non operative per 178 giorni, dal 23 gennaio al 20 luglio, e alla riapertura sono state autorizzate a operare al 30% della loro capacità, e, solo gradualmente, a operare al 50% dal 14 agosto e al 75% dal 25 settembre. Jimmy Wu, CEO della catena di cinema Lumiere Pavilions, che vanta una programmazione variegata di film di genere e cinema d’autore di tutte le nazionalità, confermava in una sua intervista in ottobre a Screen Daily come anche con una capacità ridotta il mercato è riuscito a mantenere buoni risultati grazie alla disponibilità di film e alla possibilità di rinegoziare i termini degli affitti.

 

Sono stati più di un migliaio, infatti, i piccoli cinema che hanno dovuto chiudere l’attività per bancarotta, principalmente a causa degli affitti esorbitanti. Sempre Variety Asia riporta le analisi di Comscore sulla ripresa del mercato dopo i mesi della pandemia, attribuendo i risultati positivi a due fattori principali: l’adesione ai protocolli sanitari e la disponibilità di film locali, un equilibrio fondamentale per attirare nuovamente il pubblico nelle sale. I più popolari sono stati i film di genere drammatico, storico, di guerra e commedie romantiche a lieto fine. Così, a un mese dalla riapertura delle sale, con una capacità di appena il 50%, il film epico di guerra sugli 800 soldati cinesi pronti a combattere contro l’esercito giapponese nella Shanghai del 1937, 800 Eroi del regista Guan Hu, prodotto da Hua Yi Brothers, The Seventh Arts Pictures, Tencent Pictures, Beijing Enlight Media e Alibaba Pictures, si piazza al primo posto della classifica mondiale dell’anno con incassi superiori a 460 milioni di US$. 800 Eroi e The Sacrifice, film di propaganda ambientato durante la guerra di Corea, e co-diretto dallo stesso regista Guan Hu, rappresentano un quinto del botteghino totale dell’anno, cioè un incasso superiore a tutti i film d’importazione (di nazionalità non cinese).

Nel 2020, i film importati hanno rappresentato solo il 16,3% dei biglietti venduti, un declino notevole se paragonato al 38% del botteghino nel 2018 e al 35,9% nel 2019, dovuto ovviamente al caos generato dalla pandemia nel calendario delle uscite in Nord America. E con la riprogrammazione di tante attesissime uscite hollywoodiane, il campo si è reso libero per molti film cinesi di scalare le vette del botteghino nazionale e internazionale. Mentre la crisi scaturita dalla pandemia ha fatto temere la chiusura totale di un massiccio numero di sale cinematografiche, le autorità fanno sapere che gli schermi sul territorio sono aumentati di quasi 6.000 rispetto al 2019, portando il totale degli schermi da 69.787 nel 2019 a 75.581 nel 2020. 

Le valutazioni fatte l’anno scorso consideravano la costruzione di nuovi cinema destinata a diminuire, avendo ormai pressoché saturato il territorio. La fine dell’era boom degli investimenti nel settore avrebbe lasciato che i risultati al botteghino fossero sempre più condizionati essenzialmente dalla qualità dei film e non più dall’effetto trainante della costruzione di nuovi cinema e quindi dalla crescita nel numero di ammissioni che sono state alla base dei risultati straordinari al botteghino negli ultimi anni. Invece, la National Film Administration fa sapere che già nei primi due mesi del 2021, gli schermi hanno raggiunto i 77.769, 2.000 in più. 

Un certo malcontento invece ha serpeggiato quanto all’aumento dei prezzi dei biglietti che ha fatto tuonare l’associazione dei diritti dei consumatori contro gli esercenti proprio nel periodo del Capodanno cinese quando il pubblico notoriamente riempie le sale. Il prezzo dei biglietti era già cresciuto del 5,8% con una media di 37 yuan (circa 5,2 US$) a biglietto nel 2019, senza che il rincaro del prezzo medio dei biglietti allora alterasse il risultato del botteghino. Durante le festività del Capodanno cinese 2021, il prezzo medio dei biglietti di 49,1 yuan ($7,6 US$) è rincarato per ben tre volte fino a toccare quota 100 yuan (15,46 US$).

I film
I film che hanno garantito la ripresa del mercato sono quelli che hanno fatto registrare un botteghino da capogiro durante le settimane d’oro per le feste di ottobre, di Natale-Capodanno, del Capodanno cinese, della prima settimana di maggio, e prossimamente si prefigura lo stesso per le celebrazioni del centenario della fondazione del Partito Comunista. A oggi, il successo di tanti film si attribuisce a un’impennata dello spirito patriottico-nazionalista maturato durante la pandemia. Usciti nelle sale durante le festività di ottobre per la ricorrenza della fondazione della Repubblica Popolare Cinese, quando i cinema hanno potuto vendere fino al 75% dei biglietti, i loro successi al botteghino hanno fanno incassare 580 milioni di US$: il film a episodi My People, My Homeland, diretto da nove registi e prodotto dalla Beijing Culture, con Zhang Yimou come produttore esecutivo, ha generato 422,38 milioni di dollari, ricalcando il successo di My People, My Country che aveva totalizzato 467 milioni nello stesso periodo l’anno precedente; Leap (conosciuto anche col titolo The Chinese Women’s Volleyball Team) di Peter Chan con Gong Li nei panni di Lang Ping, la leggendaria allenatrice della squadra nazionale di pallavolo femminile che ha vinto la medaglia d’oro alle Olimpiadi di Rio nel 2016, candidato dalla Cina Popolare all’Oscar come miglior film in lingua straniera, ha incassato 113 milioni di dollari; l’epopea di guerra The Sacrifice dei registi Guan Hu, Frant Gwo e Lu Yang, prodotto per celebrare il 70° anniversario dell’entrata della Cina nella guerra di Corea (1950-1953) il 25 ottobre, ha totalizzato 167,1 milioni di US$. 

A distinguersi da tanto acclamato patriottismo, troviamo Jiang Ziya: Legend of Deification della Enlight Pictures con 236,1 milioni di dollari, secondo episodio della serie d’animazione inaugurata nel 2019 da Nezha, che ha incassato 750 milioni, piazzandosi al secondo posto dopo Wolf Warrior 2 come il film più di successo di tutti i tempi in Cina, mentre Back to the Wharf di Li Xiaofeng, nelle sale a novembre contemporaneamente ai colossi The Sacrifice e My People, My Homeland, si è difeso abbastanza bene al botteghino, con incassi di 7 milioni di US$. Amato tra i giovanissimi, sfodera un eccellente cast di attori: Zhang Yu (An Elephant Sitting Still), Song Jia (The Shadow Play) e Wang Yanhui (Dying to Survive). La commedia su tre giovani in fuga dai loro problemi e pronti a rivoluzionare il mondo con il loro progetto di e-commerce in Coffee or Tea? del regista Derek Hui (This Is Not What I Expected con Kaneshiro Takeshi e Zhou Dongyu) si aggiudica 40.6 milioni di dollari. Il dramma romantico A Little Red Flower by Han Yan ha fatto parlare molto di sé. Il film ha incassato 80,1 milioni di dollari nei primi tre giorni dall’uscita nelle sale il 31 dicembre 2020. Nel suo cast, Jackson Yee, membro della band TFboys e star dell’acclamatissimo Better Days (candidato da Hong Kong all’Oscar come miglior film in lingua straniera), e Liu Haocun, nuova musa del regista Zhang Yimou in tre dei suoi ultimi film, One Second, Cliff Walkers e The Coldest Gun.

 

Han Yan, regista dell’amatissimo Go Away Mr. Tumor, in A Little Red Flower mostra la sofferenza delle famiglie che affrontano lo stesso dramma, come “una guida spirituale e un supporto terapeutico per il pubblico”. A Little Red Flower, la seconda parte della sua “trilogia di vita”, scatena l’attenzione del pubblico sulla somiglianza del tema del film con The Fault in Our Stars diretto da Josh Boone e prodotto dalla Fox 2000 Pictures nel 2014. La notizia riportata da The Hollywood Reporter spiegava che era intenzione della Fox farne un remake cinese nel 2016 con Han Yan come produttore. Il film non è mai stato prodotto in Cina, la controversia rimane, mentre A Little Red Flower totalizza 216 milioni di US$ al botteghino rimanendo al top della classifica 2021 fino all’uscita della commedia poliziesca Detective Chinatown 3 del regista Chen Sicheng. 

Il 2021 è stato inaugurato da un formidabile fine settimana d’incassi al botteghino, pari a 199 milioni di dollari, secondo i dati riportati da Variety Asia. E due film, la commedia Bath Buddies del regista Yi Xiaoxing (Flavors of Youth) e il fantasy-thriller The Yin-Yang Master: Dream of Eternity del regista Guo Jingming (Tiny Times), verranno anche ricordati perché, accusati di plagio; sono stati rimossi dalle sale il giorno prima del lancio internazionale di The Yin-Yang Master: Dream of Eternity su Netflix in 190 paesi. Uscito nelle sale a Natale con un incasso di 68 milioni di dollari, questo adattamento del romanzo fantasy giapponese Onmyoji di Yumemakura Baku, sulla storia dei quattro migliori maestri di yin-yang chiamati a uccidere il più potente tra i demoni, è stato accusato di aver copiato delle scene da Doctor Strange della Marvel. Intanto i produttori di Bath Buddies si sono trovati in difficoltà, accusati dalla casa di produzione MoonWatcher di portare avanti un remake non autorizzato di una loro commedia-web coreana, già pianificato con Yi Xiaoying e Wanda Media anni prima. Mentre la battaglia sui diritti d’autore va avanti, il film ha incassato 52,6 milioni di US$. 

Il film d’azione su un team di soccorritori della guardia costiera cinese, The Rescue di Dante Lam, lo stesso regista di Operation Mekong (2016, 180 milioni di US$) e Operation Red Sea (2018, 558 milioni di US$), ripropone uno dei suoi immancabili blockbuster patriottici. I servizi di biglietteria online sulle piattaforme Maoyan, Tao Piaopiao e Douban all’unanimità hanno confermato Soul della Pixar come il film più amato dal pubblico, sensibile alle sue riflessioni esistenziali. E ancora una commedia, Warm Hug, diretta e interpretata da Chang Yuan (Hello Mr. Billionaire, Goodbye Mr. Loser), incassa 121,5 milioni di dollari. Detective Chinatown 3 con la consolidata coppia Wang Baoqiang e Liu Haoran, uscito nelle sale il 12 febbraio, giorno del Capodanno cinese, incassa la bellezza di 398 milioni di dollari. Mentre la commedia d’azione Endgame, remake del giapponese Key of Life, per la regia di Rao Xiaozhi (A Cool Fish), prodotta e interpretata da Andy Lau, totalizza 118 milioni. Il thriller A Writer’s Odissey (conosciuto anche col titolo Assassin in Red), adattamento di una popolare novella scritta da Shuang Xuetao e diretto da Lu Yang (Brotherhood of Blades), incassa 159 milioni di US$ e si garantisce la produzione di Huace Pictures per i nuovi capitoli in uscita nel 2022. 

Ma il successo più inaspettato dei primi mesi del 2021 è la commedia Hi Mum, opera prima, scritta e diretta da Jia Ling, interpretata dalla stessa Jia Ling, Shen Teng, Chen He e Zhang Xiaofei. Uscito nelle sale lo stesso giorno di Detective Chinatown 3, ha incassato 824,9 milioni di dollari facendone il film più di successo del 2021, il secondo film non in lingua inglese di maggiore incasso di tutti i tempi e il film più di successo diretto da una regista donna. Ottime le recensioni e il passaparola che hanno contribuito e determinato la sua popolarità. Hi Mum, il cui titolo originale è Hello, Li Huangying, è un film molto personale che la regista ha realizzato come tributo alla madre. L’amore per la famiglia e la tradizionale pietà filiale sono i due temi forti che hanno commosso maggiormente il pubblico. Distribuito nelle sale durante il Capodanno cinese, quando molte famiglie non hanno potuto riunirsi per celebrarlo insieme nel 2021, ha sortito un ulteriore successo emotivo. 

E ancora i film delle festività di maggio hanno dato un successivo slancio al mercato dopo un fortunatissimo Capodanno cinese che ha incassato in sei giorni un totale di 1,2 miliardi di US$, grazie anche a un aumento del pubblico a causa della limitazione dei viaggi se non assolutamente necessari, viaggi che solitamente tutti sono pronti a fare durante le festività fuori città. Tra questi film, Hero, sulla vita delle donne cinesi durante la pandemia, tre corti girati da Joan Chen, Li Shaohong, e Sylvia Chang; il thriller Home Sweet Home del regista Leste Chen (Battle of Memories) con la superstar di Hong Kong Aaron Kwok, prodotto da New Classics Media, Gather in the Sky Tianjin, e Anhui Tianzhuo Film and TV; e la commedia urbana prodotta dalla Beijing Laurel Films Tiger Robbers della regista Li Yu (Buddha Mountain) che per la prima volta in 14 anni esce con un film non interpretato dalla star Fan Bingbing, caduta in disgrazia per lo scandalo fiscale nel quale è stata coinvolta nel 2018.

Remake del dramma romantico coreano On Your Wedding Days, My Love del regista Han Tian non riesce a convincere completamente; recensioni negative e votazioni basse sui social ne arrestano la scalata. I cinque giorni delle festività di maggio si chiudono al di sotto delle attese con incassi per 258 milioni di US$. Il calo si attribuisce comprensibilmente alla mancanza di film hollywoodiani e all’abbondanza di film distribuiti nelle sale contemporaneamente e durante le festività maggiori che portano i film a bruciarsi il botteghino a vicenda. I film di luglio 2021 saranno tutti per le celebrazioni del centenario, per cui i registi e le società più prominenti hanno lavorato ad almeno un film di propaganda da distribuire a luglio nelle sale. Tra questi, The Revolutionary di Xu Zhanxiong (regista di Wild Grass), con Guan Hu e Liang Jing come produttori esecutivi, sul periodo storico 1912-1927 raccontato da una delle fondatrici del Partito, la rivoluzionaria Li Dazhao, interpretata da Zhang Songwen (The Shadow Play di Lou Ye), e 1921 del regista Huang Jianxin (The Founding of an Army). 

I registi
I registi che ci hanno ispirato di più in questi lunghi mesi sono quelli che non smettono di stupirci con i loro film come l’instancabile Maestro del cinema Zhang Yimou, classe 1951. Dopo Shadows, presentato alla Mostra del Cinema di Venezia nel 2018, One Second è stato il suo film più atteso di sempre. Dal febbraio 2019, da quando è stato ritirato a sorpresa dalla competizione della Berlinale per motivi tecnici, ovvero di censura, One Second ha vissuto continui ripensamenti da parte delle autorità, mettendo a rischio la sua distribuzione. Esce finalmente nelle sale un anno e mezzo dopo, il 27 novembre 2020, con un minuto in meno rispetto alla durata della versione che si sarebbe proiettata alla Berlinale, facendo vociferare che le parti censurate potrebbero essere state sostituite da scene girate nuovamente. Ambientato durante il periodo difficile e controverso della Rivoluzione Culturale, One Second è la sua lettera d’amore all’arte del cinema. Il nuovo poster del film è una nota scritta a mano dallo stesso regista: “Non sarò mai capace di dimenticare come mi sentii vedendo un film da giovane. Quella eccitazione e gioia indescrivibili erano come un sogno. I film ci accompagnano man mano che invecchiamo. I sogni ci seguono per tutta la vita. Ci sarà sempre un film che ricorderai tutta la vita. Forse, ciò che ricorderai non sarà il film per sé, ma il desiderio e l’attesa che senti guardando le stelle”.

Il suo thriller di spionaggio Cliff Walkers (conosciuto anche col titolo Impasse) ha avuto una produzione lunga dovuta allo stop della pandemia, e, uscito nelle sale durante le festività di maggio, ha collezionato ottime recensioni e passaparola. Il film, che racconta di quattro agenti comunisti, formati in Unione Sovietica per condurre una missione segreta nella città di Harbin, ha ottenuto un punteggio altissimo – 9,1 – sulla piattaforma di biglietteria elettronica Maoyan. Il suo Under the Light (conosciuto anche col titolo Rock Solid) sarà il primo film ambientato ai nostri giorni dal lontano Riding Alone for Thousands of Miles del 2005, sulle vicende di una famiglia coinvolta suo malgrado in affari loschi. In attesa che esca nelle sale, il regista sta già lavorando a The Coldest Gun, il nuovo progetto che realizzerà insieme alla figlia Zhang Mo, su un cecchino cinese particolarmente famoso per la sua abilità di eliminare soldati americani durante la guerra di Corea. 

Aspettando il 2022
In uscita nelle sale presumibilmente per il Capodanno cinese 2022 ci saranno The Four Seas, il nuovo film di Han Han, scrittore diventato regista di film di successo come Pegasus e Duckweed; la commedia Superpower Family di Song Yang (Goodbye Mr Loser), prodotta dal gruppo teatrale Kaixin Mahua; Breaking Through di Wang Fangfang, un film sullo sport olimpico del pattinaggio veloce in vista delle Olimpiadi Invernali di Pechino 2022; il film di animazione in 3D per bambini The Fantastic Notebook della regista Xue Xiaolu (Finding Mr. Right). La Huace Pictures ha già annunciato la sua line up, che include il nuovo progetto del regista Bi Gan (Kaili Blues, Long Day’s Journey Into Night) e i nuovi capitoli di A Writer’s Odissey, adattamento di un popolare racconto scritto da Shuang Xuetao e diretto da Lu Yang; The Translator, prodotto da Guo Fan (The Wandering Earth) e diretto da Rao Xiaozhi (A Cool Fish). E ancora, l’adattamento per il cinema di una popolare serie TVB di Hong Kong del 200, A Step into the Past, che riunirà il cast originale cast, Louis Koo e Raymond Lam. La nuova uscita di The Wandering Earth: Beyond 2020 Special Edition ha incassato 425.000 US$ (2,8 milioni di yuan) a fine novembre 2020, quando i produttori hanno annunciato che il secondo capitolo è in preparazione per essere distribuito durante il Capodanno cinese 2023. 

Dati forniti da Artisan Gateway, Screen Daily, The Hollywood Reporter, Variety Asia.

Maria A. Ruggieri