In tutta l’Asia, ma in generale in tutto il mondo, il 2024 ha visto un box office in calo rispetto all’anno precedente, e ancora molto sotto i livelli pre-pandemia.
È una costante della storia del cinema il dichiararne la morte ai primi segni di debolezza. L’area Asia-Pacifico segna più di un terzo del box office mondiale (il 39% nel
2023, il 34% nel 2024), il box office cinese insidia quello
americano, e quello giapponese e coreano sono costantemente
tra i primi 6/7 al mondo.
Stiamo quindi parlando del mercato globale più importante per le sale cinematografiche, la cui espansione, inteso come numero di sale, continua comunque a crescere. Ci. non toglie che sia corretto interrogarsi sul perché di un anno di flessione (le previsioni per il 2025 vedono un assestamento sui numeri del 2023). Ed è quello che cercano di fare i saggi di questo catalogo.
La pandemia, lo sciopero degli sceneggiatori e degli attori di Hollywood e il calo della produzione delle serie televisive sono elementi che hanno portato a una forte riduzione dei posti di lavoro nel mondo del cinema, soprattutto a Hollywood ma non solo. I minori investimenti nella produzione di grossi blockbuster sono evidenti in Corea del Sud, quella che è stata per i primi vent’anni del secolo la cinematografia più in crescita.
A questo si deve aggiungere la comprensione di quale sarà l’impatto dell’Intelligenza Artificiale sulla produzione cinematografica.
Di certo risulta molto interessante vedere che in Cina, Giappone e anche in Corea, i più grandi successi al box office siano di film d’animazione (non si pu. non sottolineare l’incasso del film cinese Nezha 2, che ha superato i 2 miliardi di dollari, risultando, di gran lunga, il più grande incasso del 2025 fino a oggi).
Guardare al futuro, per chi scrive, corrisponde a guardare un panorama in un giorno di tremendo smog. Ma la selezione di questa edizione del Far East Film Festival non ci porta a essere pessimisti riguardo al futuro del cinema asiatico e alla sua popolarità. E, probabilmente, vedremo fluttuare ancora il box office, tra nuovi picchi e nuove discese, ma, nonostante lo smog, possiamo sicuramente affermare che la morte del cinema non è ancora per niente vicina.