INTERNATIONAL PREMIERE
One Day, You Will Reach the Sea
t.l. Un giorno arriverai al mare
やがて海へと届く (Yagate Umi e to Todoku)
Japan, 2022, 126’, Japanese
Directed by: Nakagawa Ryutaro
Screenplay: Nakagawa Ryutaro, Umehara Eiji
Photography (color): Ouchi Tai
Editing: Tamaki Genta
Art Direction: Matsunaga Keiko
Music: Kitahara Kyoko
Producers: Ogawa Shinji, Ito Sei
Executive Producers: Wada Shoji, Kobayashi Satoshi
Cast: Kishii Yukino, Hamabe Minami, Sugino Yosuke, Nakazaki Haya, Tsuruta Mayu
Date of First Release in Territory: April 1st, 2022
Il terremoto e lo tsunami che si sono abbattuti sul nord del Giappone l’11 marzo 2011 hanno causato quasi 20.000 morti e quasi 2.500 dispersi, il che significa che i loro corpi non sono mai stati recuperati malgrado mesi e anni di ricerche. Una di queste vittime disperse è al centro del film One Day, You Will Reach the Sea, un dramma sull’amicizia femminile diretto da Nakagawa Ryutaro, che ne ha anche scritto la sceneggiatura.
Il film, però, è lento nel rivelare il suo collegamento con il disastro, che è avvenuto undici anni fa. Tratta da un romanzo di Ayase Maru, che è stata lei stessa una delle vittime, anche se è sopravvissuta, la storia del film inizia tre anni dopo la sparizione di Sumire (Hamabe Minami), una donna socievole ma enigmatica, il giorno dello tsunami, mentre era in viaggio sulla costa di Tohoku.
Da allora, la sua migliore amica, l’introversa e tenacemente devota Mana (Kishii Yukino) ha mantenuto vivo il suo ricordo e si rifiuta di andare avanti. Quando però Atsushi (Sugino Yosuke), l’ex fidanzato di Sumire, ripulisce l’appartamento che lui e Sumire condividevano, Mana è obbligata, anche se a malincuore, ad affrontare il cambiamento. Poi Atsushi le dà la videocamera che Sumire utilizzava per realizzare una specie di videodiario, registrando scene della propria vita che potrebbero dare a Mana un’idea più chiara della personalità segreta della sua amica. Si apre una porta sul passato, ma Mana sarà pronta ad attraversarla?
Prima di rispondere a questa e ad altre domande su Mana e Sumire, il film torna indietro al giorno in cui le due donne si sono incontrate da matricole all’università. A un evento per il reclutamento nei club universitari, Mana è sopraffatta perché tutti fanno a gara per attirare la sua attenzione, quando arriva Sumire, socialmente più esperta, per fare da mediatrice e da guida. In breve le due diventano amiche e finiscono per andare a vivere insieme, sebbene il loro rapporto non raggiunga mai un livello più intimo e fisico.
Nonostante ciò, questa amicizia sostiene e nutre Mana come non le è mai accaduto in precedenza; per questo, quando l’anno successivo Sumire decide di andarsene, lei rimane sconcertata e ferita. Quando, non molto tempo dopo, Sumire scompare, Mana è devastata – e il tempo si ferma.
Ricomincia a scorrere davvero solo quando, insieme ad Atsushi, Mana va in pellegrinaggio nella città balneare dove Sumire è stata vista per l’ultima volta. Qui incontra degli abitanti che nello tsunami hanno perduto i loro cari e descrivono i loro sentimenti e le loro esperienze a un intervistatore. In seguito a questo incontro, Mana sperimenta finalmente un’esperienza di mistica riunificazione e rivelazione, e intraprende un percorso di accettazione se non addirittura di fine del lutto.
Il suo viaggio si svolge in luoghi, come le spiagge che sono state travolte dalla gigantesca ondata dello tsunami, di cui milioni di giapponesi conservano un ricordo vivido, ma che per il resto del mondo si sono sbiadite nella memoria. Eppure, nel racconto sobrio ma eloquente di Nakagawa, con quel viaggio, che diventa liricamente spirituale, ci si può facilmente e umanamente identificare. Le catastrofi sono una casualità; la perdita è universale.
Nakagawa Ryutaro
Nakagawa Ryutaro (Kawasaki, 1990) mentre studiava alla Keio University, ha realizzato un cortometraggio, Calling (2012), premiato per la miglior fotografia al Boston International Film Festival. Nel 2014 il suo film August in Tokyo è stato presentato nella sezione Japanese Cinema Splash del Tokyo International Film Festival. Nakagawa è tornato al festival l’anno successivo con Tokyo Sunrise. Nel 2017 il suo film drammatico Summer Blooms è stato presentato al 39° Moscow International Film Festival, dove ha vinto il premio FIPRESCI. Nakagawa è ritornato a Mosca nel 2019 con Mio on the Shore. One Day, You Will Reach the Sea è uscito in Giappone il primo di aprile di quest’anno.
FILMOGRAFIA SELEZIONATA
2012 – Calling
2012 – Tale of a Raindrop
2014 – Plastic Love Story
2014 – August in Tokyo
2015 – Tokyo Sunrise
2017 – Summer Blooms
2019 – Mio on the Shore
2019 – Silent Rain
2020 – Kamata Prelude
2022 – One Day, You Will Reach the Sea