Trio

A/B side VIBES. Greatest Hits from ‘80s & ‘90s

Trio

3인조 (Sam-injo)

South Korea, 1997, 102’, Korean
Directed by: Park Chan-wook
Screenplay: Lee Mu-young, Park Chan-wook
Photography (color): Lee Eun-gil
Editing: Park Gok-ji
Music: Jeon Sang-yoon
Producer: Lee Chun-yeon
Cast: Lee Gyeong-young (Ahn), Kim Min-jong (Moon), Jeong Seon-gyeong (Maria), Do Geum-bong (pawn shop owner), Kim Bu-seon (Ahn’s wife)

Date of First Release in Territory: May 24th, 1997

Negli anni Novanta, Park Chan-wook era noto in Corea come un critico cinematografico influente e di successo, ma considerato deludente come regista. Nel 1992 però gli capitò a sorpresa l’opportunità di dirigere un lungometraggio, in un periodo in cui, per sua stessa ammissione, non era probabilmente pronto a realizzarlo. Intitolato The Moon Is the Sun’s Dream, il film fu un disastro sia commerciale che di critica. Cinque anni più tardi, Park diresse Trio, e anche quest’opera non riuscì a raggiungere il grande pubblico né ad ottenere l’interesse della critica. Una tipica reazione da parte degli spettatori all’epoca fu che si trattava chiaramente di un prodotto girato da un cineasta pieno di idee, ma che non era riuscito a organizzarle in modo coerente. 
Ora, dopo che Park si è affermato come uno dei registi più importanti nella storia del cinema coreano, la nostra prospettiva si è ovviamente modificata, ma Trio continua a rimanere tanto sconcertante quanto affascinante. Si tratta di un’opera libera e discorsiva nella quale possiamo identificare molti dei tratti che hanno definito il cinema di Park. Visivamente, sebbene preceda l’estetica stilizzata di Old boy o di Mr. Vengeance, anche Trio contiene la sua bella dose di creatività visuale. Al pari dei componenti della “trilogia della vendetta”, questo film presenta personaggi che vengono spinti da obiettivi molto specifici, ma non sanno bene cosa fare una volta che li hanno raggiunti. Se si dovesse guardare Trio in una retrospettiva di Park Chan-wook insieme a Mademoiselle e Decision to Leave, soffrirebbe il confronto, ma se lo si guarda accanto ad altri film coreani prodotti negli anni Novanta, si percepisce meglio la sensazione di quanto sia originale. 
Trio è incentrato su tre personaggi (da qui il titolo): Ahn, un suonatore di sassofono depresso che moltiplica i tentativi di suicidio; il suo amico Moon, un criminale sprovveduto e violento; e Maria, un’ex monaca dal passato oscuro. Sulla scia di una rapina improvvisata, i tre partono insieme per un tortuoso viaggio itinerante. Ma questo non è il genere di road movie dove i personaggi scoprono se stessi e arrivano a comprendersi reciprocamente nel corso del viaggio. Park (citato nel libro Korean Film Directors: Park Chan-wook di Kim Young-jin) è più ostinato nell’esplorare la questione:  “A chi o a che cosa può rivolgersi una persona nel momento in cui ha un estremo bisogno di aiuto?” La famiglia e la religione sono due classiche risposte a questa domanda e rappresentano anche due elementi importanti di Trio; ma alla fin fine, dice Park, una persona non ha nient’altro che se stessa. 
Park dichiara di aver voluto che Trio fosse un film semplice e senza pretese, ma che racchiudesse una sorta di libertà. In questo senso, la storia si sviluppa in modo completamente libero da qualunque pressione a conformarsi a strutture narrative standard, a convenzioni di genere, a un certo tipo di evoluzione dei personaggi o alla redenzione morale. I protagonisti sono imperfetti, contraddittori e a volte (ma non sempre) gradevoli. E la risoluzione delle loro storie personali è tutto fuorché convenzionale. Park ha citato l’osservazione del critico cinematografico Robin Wood che nel cinema ci sono tre tipi di finale: un finale felice-infelice, un finale felice-felice e un finale che non è né felice né infelice. In questo film troviamo non uno bensì tutti e tre i finali, per avere così un altro tipo di “trio”.  

 

Park Chan-wook

Nei suoi trent’anni di carriera, Park Chan-wook (n. 1963) si è affermato come uno dei registi più importanti della Corea del Sud. La sua filmografia comprende Joint Security Area (2000), un successo da record; l’acclamata “trilogia della vendetta” di cui fa parte Old boy (2003), vincitore del Grand Prix al Festival di Cannes; Thirst, vincitore del Premio della Giuria a Cannes; Mademoiselle, vincitore di un BAFTA per il miglior film straniero; e, recentemente, Decision to Leave, con il quale Park ha ricevuto il Prix de la Mise en Scène  (miglior regia) a Cannes 2022. 

FILMOGRAFIA

1992 – The Moon Is the Sun’s Dream
1997 – Trio
2000 – Joint Security Area
2002 – Sympathy for Mr. Vengeance
2003 – Oldboy
2005 – Sympathy for Lady Vengeance
2006 – I’m a Cyborg, but That’s OK
2009 – Thirst
2013 – Stoker
2016 – The Handmaiden
2022 – Decision to Leave

 

Darcy Paquet
Regia: PARK Chan-wook
Anno: 1997
Durata: 102'
Stato: South Korea
26/04 - 18:10
Visionario, Via Asquini 33
26-04-2023 18:10 26-04-2023 19:52Europe/Rome Trio Far East Film Festival Visionario, Via Asquini 33CEC Udine cec@cecudine.org

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