Forever Love

Forever Love è una fetta di nostalgia giocosa e ben confezionata per i giorni gloriosi dei filmetti in dialetto Hokkien che si facevano a Taiwan negli anni Cinquanta e Sessanta; e attinge all’identità locale dell’isola nello stesso modo dell’attuale tendenza retrò di Hong Kong, proclamando la propria identità culturale nel momento in cui Cina continentale, Hong Kong e Taiwan si stanno gradualmente fondendo in una “Grande Cina”. Con la maggior parte dei dialoghi in Hokkien (un dialetto che arriva dalla provincia meridionale di Fujian, dove si parla tuttora, e che nell’isola è chiamato “taiwanese”), il film dichiara la sua identità locale su un piano puramente linguistico, come molte altre produzioni recenti. Ma l’ambientazione d’epoca nel mondo del cinema conferisce a Love un’atmosfera molto meno provinciale di tanti altri film taiwanesi contemporanei e una migliore accessibilità. Anche se dura almeno 15-20 minuti di troppo, e indugia esageratamente nelle fasi finali, Forever Love ha un suo fascino ingenuo che ne fa un’attrazione facile, anche se non particolarmente coinvolgente. 

Tra il 1956 e il 1981 furono prodotti un migliaio di film Hokkien, circa duecento dei quali sono conservati oggi dalla Cineteca Cinese di Taipei, prima che lo spazzasse completamente via la decisione del governo del Kuomintang di imporre il mandarino come lingua ufficiale dell’isola. Anche se è incorniciato da una storia moderna piuttosto inutile, Love è ambientato in gran parte nel 1969, quando l’età dell’oro del cinema Hokkien, pur essendo già in fase di declino, era ancora in grado di riempire un cinema di quartiere con i giovani fan dei suoi divi. La sceneggiatura dell’esordiente Lin Chen-hao, tratta da una storia originale di Wang Li-wen (Jump Ashin!), diverte molto con i suoi fan in deliquio, i divi che si mettono in posa, le vecchie sale cinematografiche tutte scricchiolanti e il sistema audio gracchiante, e i valori produttivi generalmente scadenti della maggior parte dei film Hokkien.

È tutto giocato a un livello leggermente esagerato, appena un gradino sopra la farsa, con l’esperto attore e presentatore Liao Chun che guida la carica interpretando un produttore avido e squallido. Nei panni del personaggio centrale del giovane sceneggiatore che sforna copioni, l’attore e modello Blue Lan ce la mette tutta, ma è largamente superato, a livello di personalità, dal cast di contorno, da Edison Wang che interpreta un idolo giovanile egoista, all’attrice Tien Hsin che torna sugli schermi dopo sette anni vestendo i panni della sua esigentissima partner, fino ad Amber A, l’aspirante attrice infatuata dello sceneggiatore. Anche se ha una voce fastidiosamente stridula, la ventisettenne An, che ha raggiunto la fama come modella di nudo quattro anni fa, ha una presenza scenica da svampita che è perfetta per il ruolo dell’aspirante attricetta, nel quale si getta a capofitto, con un senso dell’umorismo trascinante. Il co-regista Kitamura Toyoharu, un attore-regista-ristoratore giapponese che vive a Taipei, spunta nel film nei panni di un goffo scenografo.

A suo merito, va detto che il film non fa nessuna dichiarazione esplicita sul cinema in Hokkien come espressione di valori e di cultura locali né sulla sua battaglia contro il mandarino “ufficiale” (che il Kuomintang importò dalla Cina continentale). Il messaggio è sufficientemente chiaro per chiunque voglia ascoltarlo, e Love sostiene appena la causa del valore artistico del cinema Hokkien che, sulla falsariga del cinema cantonese di Hong Kong degli anni Cinquanta e Sessanta, era un prodotto usa-e-getta e a basso costo, mentre i film “prestigiosi” erano perlopiù in mandarino (nei titoli di coda sono inclusi degli estratti di veri film in bianco e nero). Nel complesso, Forever Love richiama semplicemente l’attenzione su un periodo del cinema taiwanese ormai dimenticato, in un delicato esercizio di nostalgia. Casualmente, il co-regista Shiao Li-shiou è stato direttore della fotografia per il documentario Taiwan Black Movies, un tuffo in un’altra epoca dimenticata della storia cinematografica di Taiwan.
Derek Elley
FEFF:2013
Film Director: SHIAO Li-shiou
Year: 2013
Running time: 124'
Country: Taiwan

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